Home » Posts tagged 'chiamato eredità'
Tag Archives: chiamato eredità
Prima traccia esame avvocato 2015/2016 – parere in materia successoria
Prendendo ispirazione dalle tracce dell’esame da avvocato 2015/2016 è interessante provare a risolvere insieme il parere in materia successoria proposto:
Questa la traccia:
Tizio coniugato con due figli è deceduto ab intestato il 12.1.2015 lasciando un patrimonio costituito esclusivamente da un appartamento del valore di 90mila euro situato in una località di montagna in cui con la famiglia era solito trascorrere vacanze estive. poco prima di morire tizio aveva effettuato due valide donazioni in denaro, la prima di 250mila euro in favore del figlio Caio in data 5.1.2015 (con dispensa dalla collazione), la seconda di 60mila euro in favore dell’amico Sempronio in data 10.1.2015. l’altro figlio medio, subito dopo l’apertura della successione si è trasferito nel predetto appartamento avendo trovato lavoro nelle vicinanze, in data 10.3.2015 si reca da un legale per un consulto ritenendo che i propri diritti siano stati lesi dalle donazioni di cui sopra. assunte le vesti del legale di Mevio, il candidato illustri le questioni sottese al caso in esame ed individui le iniziative da assumere e gli strumenti di tutela esperibili.
4 MC successioni base – Lesione di legittima e azione di riduzione
Premesso che la successione in Italia può avvenire secondo due modalità: testamentaria ogni qual volta il de cuius disponga del proprio patrimonio personale a mezzo testamento; legittima laddove, mancando totalmente o parzialmente il testamento, interviene il codice civile per indicare chiamati all’eredità e quote per cui concorrono in essa; comunque, per il nostro ordinamento, in concorso con esse può aprirsi anche la successione necessaria.
3 MC successioni advanced – Azione di petizione di eredità – presupposti e caratteristiche azione
L’azione di petizione di eredità è un’azione a tutela dell’erede con la quale questi può ottenere riconoscimento della sua qualità ereditaria contro chiunque possieda tutti o parte dei beni ereditari sia a titolo di erede (possessor pro herede) o senza titolo alcuno (possessor pro possessore) e, conseguentemente, domandare la restituzione dei beni stessi.
1 webinar MC successioni – modulo Advanced: focus sugli argomenti del primo semestre
Dall’analisi delle domande formulate durante il primo webinar del modulo advanced di master class successioni appare evidente come molti dei quesiti saranno oggetto di trattazione nel corso della lezione destinata all’argomento stesso.
Ritengo dunque opportuno rinviare articoli di approfondimento o riepilogativi argomento per argomento all’esito delle rispettive lezioni monografiche, a cui rinvio invitandovi ovviamente a partecipare.
Nel frattempo facciamo però il punto sugli argomenti scelti; questi in particolare gli argomenti del primo semestre:
Imposta di successione e accessorie – novità 2015
Innanzi tutto una lezione sulle imposte dovute in caso di successione: dall’imposta principale alle ipocatastali, dovute se cadono in successione beni immobili, tenendo conto di agevolazioni, esoneri, esenzioni etc…
Naturalmente focalizzeremo l’attenzione sui principi impositivi, le aliquote e le agevolazioni previste senza trascurare le novità 2015.
Accettazione dell’eredità e tutela del terzo acquirente
La scelta di approfondire le conseguenze della intervenuta accettazione dell’eredità o meno in caso di compravendita dei beni ricevuti in successione è dovuta al fatto che molto spesso, per una non corretta interpretazione della normativa vigente si ritiene già espletato l’adempimento con la mera trascrizione della dichiarazione di successione (che avviene direttamente ad opera dell’ufficio).
In realtà, così come la dichiarazione di successione è un documento fiscale senza alcuna rilevanza civile, analogamente la sua trascrizione non ha gli effetti propri delle trascrizioni immobiliari.
È bene dunque valutare in modo approfondito quali sono quegli atti che una volta trascritti consolidano il titolo d’acquisto e consolidano la circolazione immobiliare, garantita nella sua opponibilità erga omnes, solo dalla continuità delle trascrizioni.
Agevolazione prima casa
Altro argomento che merita una attenzione particolare ed una trattazione monografica è poi la agevolazione prima casa, quell’istituto che consente all’erede, in presenza di alcuni requisiti soggettivi ed oggettivi di cui dovrà autocertificare il possesso, di scontare le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa e di ridurre (con la riduzione del moltiplicatore catastale) il valore catastale su cui calcolare anche l’imposta successoria.
Quanto a quest’ultimo punto si ricorda che mentre in caso di calcolo del valore catastale su immobile prima casa la rendita dovrà essere rivalutata del 5% e poi moltiplicata per 110 mentre, per la seconda casa, la rendita rivalutata dovrà essere moltiplicata per 120. ( oppure rendita non rivalutata rispettivamente per 115,50 e 126).
Sarà possibile, in detta occasione, analizzare tutta la giurisprudenza fiscale in materia chiarendo tutti i punti che sono stati negli anni oggetto di contrasto tra Agenzia e contribuenti.
I fabbricati rurali e i fondi rustici: trattamento fiscale nella compilazione del modello 4
Altro argomento di interesse è il trattamento fiscale dei fabbricati rurali da sempre considerati esenti da imposta di successione. Negli ultimi anni infatti, con l’accatastamento dei fabbricati rurali ci si trova di fronte a successioni che comprendono fabbricati rurali accatastati al catasto fabbricati e con autonoma rendita catastale; in tale caso dunque è opportuno capire come trattare detti immobili in dichiarazione, cosi da permetterne la volturazione senza incidere sulle imposte dovute.
Spunti di approfondimento – 1 webinar MC Successioni – modulo Base
Assunzione status di erede e conseguenze
Il primo webinar del modulo base di master class successioni si è occupato delle conseguenze della accettazione dell’eredità, ovvero la assunzione dello status di erede.
Riepiloghiamo insieme i concetti più importanti e che hanno portato i partecipanti al corso a sollevare numerose domande.
Quando si apre una successione (morte del de cuius) si individuano i chiamati all’eredità (coloro che si trovano, per legge o per testamento, nella posizione giuridica di poter diventare eredi).
I chiamati all’eredità possono:
- – accettare l’eredità e quindi diventare eredi;
- – rinunciare all’eredità.
Nel primo caso accetteranno l’eredità:
- – in forma espressa (pura e semplice o con beneficio di inventario)
- – in forma tacita (per fatti concludenti ovvero con qualunque comportamento che si configuri come accettazione).
Nel secondo caso rinunceranno all’eredità e quindi usciranno dalle linee ereditarie come se non fossero mai stati chiamati.
Per decidere se accettare o meno l’eredità i chiamati hanno 10 anni di tempo (ridotti a tre mesi se sono nel possesso di beni ereditari); decorsi i 10 anni senza che sia intervenuta accettazione si considereranno definitivamente rinunciatari. Naturalmente qualunque atto di godimento o disposizione sui beni ereditari nel frattempo intervenuto comporterà accettazione tacita dell’eredità. Ad esempio, la vendita di un bene ereditario comporta accettazione tacita dell’eredità (se poi il bene è un immobile è necessario trascrivere detta accettazione non per dimostrare la assunzione del titolo di erede, per la quale basterebbe la compravendita, bensì per ripristinare la continuità delle trascrizioni immobiliari, necessaria per rendere opponibile erga omnes l’ultima trascrizione effettuata).
Al contrario di altri atti di godimento o disposizione sui beni ereditari non comporta mai accettazione dell’eredità, nemmeno tacita, la presentazione della dichiarazione di successione in quanto atto meramente fiscale. Potrebbe, eventualmente configurarsi accettazione solo per il firmatario laddove avesse allegato una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si è dichiarato erede; lo stesso però può anche,legittimamente, presentare la dichiarazione allegando un atto notorio in cui si dichiara chiamato all’eredità evitando detta conseguenza.
Tornando alla accettazione dell’eredità questa oltre che in forma tacita può avvenire in forma espressa pura e semplice ed espressa con beneficio di inventario.
Il beneficio di inventario (facoltà per i maggiorenni capaci d’agire, obbligo per minori, interdetti ed inabilitati) consente all’erede di mantenere il proprio patrimonio personale separato da quello del de cuius rispondendo per eventuali debiti ereditari solo nei limiti del patrimonio ereditario ricevuto ma, per il resto, vale come una accettazione normale quindi successivamente non si potrà più effettuare rinuncia.
Ne consegue che laddove l’eredità sia negativa gli eventuali creditori si rifaranno sul patrimonio ereditario nei limiti di capienza dello stesso.
L’accettazione pura e semplice invece comporta la confusione patrimoniale tra patrimonio del de cuius e patrimonio dell’erede con la conseguente responsabilità patrimoniale di quest’ultimo per i debiti ereditari anche con il proprio patrimonio personale.
È bene sottolineare infine che il fatto che sussista un testamento che destina singoli beni a singoli soggetti non significa per forza essere in presenza di meri legatari essendo la distinzione tra i due soggetti da valutare dal tipo di attribuzione patrimoniale e non dal termine usato (ex art. 588). Naturalmente è impensabile che un testatore nomini un legatario a cui lasciare beni del patrimonio attivo e gli eviti così la nomina ad erede con le conseguenze patrimoniali di responsabilità debitoria che ne conseguono.
Le caratteristiche di accettazione espressa e tacita, nonché l’analisi delle figure di erede e legatario e le loro interazioni saranno comunque oggetto del prossimo webinar del modulo base programmato per l’11 febbraio p.v.
Decorrenza termini accettazione eredità e impedimenti di fatto
Tra le questioni più controverse in materia di successione ereditaria vi è senza alcun dubbio il decorso del termine decennale di prescrizione per procedere alla accettazione dell’eredità.
Equiparazione per legge di figli legittimi e naturali
Facendo seguito alla Legge 219/2012 è ormai in dirittura d’arrivo il Decreto Legislativo che, approvato definitivamente in Consiglio dei Ministri, mette la parola fine a ogni tipo di distinzione e discriminazione tra figli naturali e legittimi, garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi.
Posizione giuridica e diritti successori del nascituro
Per approfondire il tema dei diritti successori del nascituro è necessario effettuare, preliminarmente, una considerazione.
Il nostro ordinamento, in materia successoria, riconosce due posizioni giuridiche diverse, aventi anche diversa rilevanza sostanziale: il nascituro concepito e il nascituro non concepito.
Status e attività del chiamato all’eredità
Premesso che lo status di erede si acquista solo con l’accettazione dell’eredità e che, solo in quel momento, che poi retrodata i suoi effetti al momento della apertura della successione, si ottiene la confusione patrimoniale tra il patrimonio dell’erede e quello del de cuius, con tutte le conseguenze patrimoniali e personali che ne derivano, il Codice civile tutela anche la posizione di un soggetto diverso,il chiamato all’eredità, ovvero colui che, al momento dell’apertura della successione risulta essere il soggetto che potrebbe, accettando l’eredità, diventare erede.