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MC advanced 2015 – L’invalidità dei patti successori e i cosiddetti contratti trans/post-mortem
I patti successori, a mente dell’art.458 c.c. sono le “convenzioni stipulate tra due o più soggetti con cui si di dispone della propria successione, o i patti con cui un futuro erede o legatario dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi”.
MC Successioni advanced – Regolamento UE 650/2012 – come cambiano in Europa le successioni internazionali
Con l’entrata in vigore del regolamento dell’unione europea n. 650/2012 che avverrà il 17 agosto p.v. viene completamente riformata la normativa di diritto internazionale privato che si occupa delle successioni trasfrontaliere, almeno per quanto riguarda i rapporti interni all’unione. (altro…)
3 MC successioni advanced – Azione di petizione di eredità – presupposti e caratteristiche azione
L’azione di petizione di eredità è un’azione a tutela dell’erede con la quale questi può ottenere riconoscimento della sua qualità ereditaria contro chiunque possieda tutti o parte dei beni ereditari sia a titolo di erede (possessor pro herede) o senza titolo alcuno (possessor pro possessore) e, conseguentemente, domandare la restituzione dei beni stessi.
2 MC successioni advanced 2015 – il calcolo della presunzione del 10%
Tra le norme di generale applicazione in materia di imposta di successione, ha un ruolo importante la presunzione ex art. 9 TU 346/90 secondo cui “Si considerano compresi nell’attivo ereditario denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al dieci per cento del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario anche se non dichiarati o dichiarati per un importo minore, salvo che da inventario analitico redatto a norma degli articoli 769 e seguenti del codice di procedura civile non ne risulti l’esistenza per un importo diverso”.
2 MC successioni advanced 2015 – estensione dell’ambito di applicazione dell’imposta ai sensi del TU 346/1990
Con la riforma collegata alla manovra finanziaria per il 2007 il legislatore ha operato una duplice scelta fiscale importante.
Innanzi tutto, come è conosciuto ai più, la riforma ha reintrodotto l’imposta di successione e donazione, con le stesse aliquote vigenti precedentemente alla sua abrogazione avvenuta nel 2001, seppur con soglie di esenzione diverse; secondariamente, ed è questo il passaggio normativo più rivoluzionario, ha notevolmente ampliato l’ambito di applicazione della norma estendendo le titpologie di trasferimenti oggetto di imposta.
1 webinar MC successioni – modulo Advanced: focus sugli argomenti del secondo semestre
Questi invece gli argomenti che verranno approfonditi nel secondo semestre del corso master class successioni mod. advanced 2015
Accettazione con beneficio d’inventario
Nel momento in cui un erede accetta l’eredità può farlo in forma pura e semplice (tacita per fatti concludenti o espressa con una dichiarazione) ed in tal caso confonderà il proprio patrimonio personale con quello del de cuius, diventando matrimonialmente responsabile dei debiti contratti dal de cuius anche con il proprio patrimonio personale, oppure farlo con beneficio di inventario (naturalmente possibile solo in forma espressa).
In questo secondo caso il soggetto avrà la possibilità di mantenere il proprio patrimonio personale separato da quello del de cuius preservandolo da eventuali aggressioni di creditori dello stesso. Per mantenere detto beneficio però è necessario che il richiedente rispetti tutti gli adempimenti richiesti dal codice civile avviando la collegata procedura giudiziale; pena la perdita del beneficio e la confusione dei due patrimoni.
Vedremo dunque nel dettaglio la procedura e tutti gli step da seguire per acquisire e soprattutto non perdere il beneficio.
Le successioni di de cuius domiciliati fiscalmente in Italia e possessori di beni e attività estere
La scelta di questo ulteriore argomento è ben evidente: sempre di più ciò troviamo di fronte a una realtà multirazziale ed un mondo internazionale, motivo per cui assume sempre più rilievo, da un lato, il diritto internazionale privato, dall’altro la gestione della fiscalità internazionale.
La questione delle successioni internazionali viene affrontata innanzi tutto, nella lezione in questione, dal punto di vista fiscale.
L’aspetto rilevante da prendere in considerazione, dal punto di vista fiscale, è il domicilio fiscale del de cuius: sulla base di questo infatti si individua la competenza fiscale e quindi l’imponibilità fiscale della successione.
In questo quadro si inserisce il certificato successorio europeo, il documento individuato dall’Unione Europea come necessario per il riconoscimento e la certificazione dello status di erede, valevole anche all’estero in tutto il territorio dell’Unione.
Patti successori e patti di famiglia
Argomento di nicchia ma che assume, anno dopo anno, un ruolo sempre più importante nel nostro ordinamento, sono i patti di famiglia ovvero quei contratti che, in deroga al divieto di patti successori, permettono all’imprenditore di trasferire la propria impresa, azienda, partecipazione sociale a quello/i dei suoi discendenti che prosegue nell’attività.
Il patto, a differenza di un testamento o una donazione, atti in futuro riducibili dagli eredi legittimari pretermessi, vede come obbligatoria la partecipazione (e quindi l’accordo) e la liquidazione di tutti coloro che sarebbero eredi legittimari se in quel momento si aprisse la successione (in sostanza tutti coloro che avrebbero titolo a contestare la lesione della propria quota di riserva), e quindi impedisce a tutti la futura contestazione.
I vincoli di destinazione: aspetti civili e fiscali
Altro istituto che, rinnovato nei contenuti e nella sua applicazione, sta prendendo campo anche per gestire questioni successorie e di diritto familiare è il vincolo di destinazione.
Sempre esistito nel nostro ordinamento come istituto regolato nel dettaglio per soddisfare esigenze specifiche (vedi fondo patrimoniale o patrimonio destinato nelle società), il vincolo di destinazione è stato ora sdoganato come un istituto che permette di vincolare e destinare parti di patrimonio al perseguimento di qualunque finalità ritenuta lecita dal nostro ordinamento.
All’interno dei vincoli di destinazione trova poi un posto d’onore il Trust, quell’istituto di common law tipico dei paesi di matrice anglosassone che permette di vincolare e destinare parte del patrimonio, costituito come un blocco a se stante e gestito dal soggetto gestore in base ad uno specifico programma di gestione.
Oltre a studiare l’evoluzione e le ipotesi di applicazione di questi istituti ne vedremo anche il risvolto di imponibilità fiscale, che differenzia le singole tipologie di vincolo con trattamento impositivo diverso.
Donazioni dirette ed indirette e atto di opposizione alla donazione
Un ultimo argomento da approfondire: le donazioni.
La donazione, sia che avvenga in forma diretta, sia che avvenga in forma indiretta, spesso è utilizzata come anticipo di una successione, talvolta addirittura come un tentativo di pretermettere, parzialmente o totalmente, uno degli eredi legittimari. Ne consegue la contestazione, un domani che si aprirà la successione del donante, da parte dei legittimari, della donazione stessa con l’esperimento della azione di riduzione.
Azione di riduzione, esercitabile entro 10 anni dalla morte del de cuius, che potrebbe portare alla restituzione all’eredità di beni posseduti dal donatario anche da molto tempo, anche oltre il ventennio.
Contestualmente all’azione di riduzione l’erede dovrà poi esercitare la azione di restituzione nei confronti del terzo chiamato, acquirente del bene donato o titolare di diritti reali minori imposti sul bene stesso. Al contrario della azione di riduzione, l’azione di restituzione è preclusa a carico del terzo decorsi 20 anni dalla trascrizione della donazione, salvo che il futuro erede, prima del decorso di detto ventennio, non abbia notificato e trascritto l’atto di opposizione alla donazione.
È dunque interessante vedere il funzionamento di detto atto, l’unico che impedisce il consolidamento degli atti di terzo su donazioni fatte da un futuro de cuius una volta consolidato il decorso del ventennio.
Naturalmente si rinvia al calendario di dettaglio ed alle singole lezioni in materia per gli approfondimenti necessari.
1 webinar MC successioni – modulo Advanced: focus sugli argomenti del primo semestre
Dall’analisi delle domande formulate durante il primo webinar del modulo advanced di master class successioni appare evidente come molti dei quesiti saranno oggetto di trattazione nel corso della lezione destinata all’argomento stesso.
Ritengo dunque opportuno rinviare articoli di approfondimento o riepilogativi argomento per argomento all’esito delle rispettive lezioni monografiche, a cui rinvio invitandovi ovviamente a partecipare.
Nel frattempo facciamo però il punto sugli argomenti scelti; questi in particolare gli argomenti del primo semestre:
Imposta di successione e accessorie – novità 2015
Innanzi tutto una lezione sulle imposte dovute in caso di successione: dall’imposta principale alle ipocatastali, dovute se cadono in successione beni immobili, tenendo conto di agevolazioni, esoneri, esenzioni etc…
Naturalmente focalizzeremo l’attenzione sui principi impositivi, le aliquote e le agevolazioni previste senza trascurare le novità 2015.
Accettazione dell’eredità e tutela del terzo acquirente
La scelta di approfondire le conseguenze della intervenuta accettazione dell’eredità o meno in caso di compravendita dei beni ricevuti in successione è dovuta al fatto che molto spesso, per una non corretta interpretazione della normativa vigente si ritiene già espletato l’adempimento con la mera trascrizione della dichiarazione di successione (che avviene direttamente ad opera dell’ufficio).
In realtà, così come la dichiarazione di successione è un documento fiscale senza alcuna rilevanza civile, analogamente la sua trascrizione non ha gli effetti propri delle trascrizioni immobiliari.
È bene dunque valutare in modo approfondito quali sono quegli atti che una volta trascritti consolidano il titolo d’acquisto e consolidano la circolazione immobiliare, garantita nella sua opponibilità erga omnes, solo dalla continuità delle trascrizioni.
Agevolazione prima casa
Altro argomento che merita una attenzione particolare ed una trattazione monografica è poi la agevolazione prima casa, quell’istituto che consente all’erede, in presenza di alcuni requisiti soggettivi ed oggettivi di cui dovrà autocertificare il possesso, di scontare le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa e di ridurre (con la riduzione del moltiplicatore catastale) il valore catastale su cui calcolare anche l’imposta successoria.
Quanto a quest’ultimo punto si ricorda che mentre in caso di calcolo del valore catastale su immobile prima casa la rendita dovrà essere rivalutata del 5% e poi moltiplicata per 110 mentre, per la seconda casa, la rendita rivalutata dovrà essere moltiplicata per 120. ( oppure rendita non rivalutata rispettivamente per 115,50 e 126).
Sarà possibile, in detta occasione, analizzare tutta la giurisprudenza fiscale in materia chiarendo tutti i punti che sono stati negli anni oggetto di contrasto tra Agenzia e contribuenti.
I fabbricati rurali e i fondi rustici: trattamento fiscale nella compilazione del modello 4
Altro argomento di interesse è il trattamento fiscale dei fabbricati rurali da sempre considerati esenti da imposta di successione. Negli ultimi anni infatti, con l’accatastamento dei fabbricati rurali ci si trova di fronte a successioni che comprendono fabbricati rurali accatastati al catasto fabbricati e con autonoma rendita catastale; in tale caso dunque è opportuno capire come trattare detti immobili in dichiarazione, cosi da permetterne la volturazione senza incidere sulle imposte dovute.