Premesso che in linea di principio, ogniqualvolta vi sia un passaggio di proprietà, sia esso a titolo gratuito o oneroso oppure inter vivos o mortis causa, chi acquista la titolarità di un immobile dovrà sostenere il pagamento delle seguenti imposte:
– imposta ipotecaria: nella misura del 2% del valore catastale del bene o del maggior valore indicato in atto;
– imposta catastale: nella misura dell’1% del valore catastale del bene o del maggior valore indicato in atto;
il nostro ordinamento fiscal, comunque, prevede la possibilità, per chi ha i requisiti richiesti dalla legge, di abbattere queste percentuali scontando al contrario la misura fissa di Euro 168,00 per ciascuna di queste imposte, applicando la cd. agevolazione “prima casa”.
In particolare i requisiti necessari per accedere alla agevolazione sono:
1) l’immobile deve essere ubicato nel territorio del Comune in cui il ricevente ha la propria residenza o in cui la stabilisca entro 18 mesi dall’acquisto (la dichiarazione di voler stabilire la residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile in questione, deve essere resa, a pena di decadenza, in caso di successione, in dichiarazione);
2) nel caso in cui il ricevente sia cittadino italiano emigrato all’estero (iscritto quindi all’Aire), l’immobile ricevuto in donazione deve essere la “prima casa” posseduta dal donatario medesimo sul territorio italiano;
3) in dichiarazione di successione o nell’atto d’acquisto l’erede o l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile oggetto della donazione;
4) in dichiarazione di successione o nell’atto d’acquisto l’erede o l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni “prima casa” per gli acquisti a titolo oneroso.
In tal senso l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, tra le tante, la Circolare n. 38 del 12.08.2005 esplicativa dei requisiti soggettivi ed oggettivi per accedere alla agevolazione.
Relativemanete ad una dichiarazione di successione legittima con immobili centiti A/2 e C/2 con valere dell’asse ereditario circa € 66.000,00 le imposte di registro con agevolazione prima casa sono da calcolare in misura fissa su ognuno degli immobili ovvero in misura fissa sul totale della’asse ereditario, indipendentemente dal numero di immobili per i quali si chiede l’agevolazione?
grazioe
In caso di dichiarazione di successione il passaggio di proprietà non sconta l’imposta di registro bensì le imposte di successione, ipotecaria e catastale.
Quanto alle ipocatastali la possibilità di applicare la agevolazione è riferita ai singoli immobili (ed alle loro pertinenze) ed è applicabile anche a più immobili per successione a patto che vi siano più eredi in possesso dei requisiti per accedere alla agevolazione.
grazie per la gentile risposta. Nel caso di specie, dovro’ versare catastale ed ipotecaria pari € 200,00 + € 200,00 per l’immobile A/2 e catastale e ipotecaria pari € 200,00 + € 200,00 per l’immobile C/2, per un totale di € 800,00 ?
Se l’immobile C2 è di pertinenza dell’immobile cat. A2 dovrà versare l’imposta una volta sola dichiarando il vincolo di pertinenza nella documentazione allegata.
Buonasera,
a seguito di successione testamentaria, può l’usufruttuario richiedere i benefici prima casa, avendo i requisiti previsti?
questa è la situazione in oggetto:
il de cuius, a seguito di testamento, nomina usufruttuario dell’immobile e della relativa pertinenza, la sorella convivente e nuda proprietaria la figlia residente in altro comune.
grazie
Anche l’usufruttuario, laddove sia in possesso di tutti gli altri requisiti, può chiedere la agevolazione prima casa
Salve, avrei un quesito da porvi in merito alla possibilità di richiedere o meno l’agevolazione prima casa al coniuge rinunciatario. Anche in caso di rinuncia all’eredità al coniuge superstite viene riservato il diritto di abitazione sulla casa coniugale ma se tale diritto di abitazione non fosse applicabile in quanto la casa coniugale in questione non era di proprietà esclusiva del de cuius ne in comunione col coniuge superstite è giusto non poter richiedere l’agevolazione prima casa al coniuge superstite rinunciatario? Grazie mille
Salve, sono passati 4 mesi dalla mia domanda e noto che è stata data risposta ad un post qui sotto molto banale, spero vi sia scappata e che non sia cosi difficile da dare risposta.
un saluto.
ps
ho risolto poi il quesito 🙂
Precisando che, comunque, questo è un blog cerchiamo di rispondere alle domande poste.
Nel suo caso naturalmente il coniuge rinunciatario può applicare la agevolazione prima casa solo sul diritto reale di abitazione qualora ex lege lo acquisisca; se non acuisisce diritti reali naturalmente non ha diritto ad agevolazioni connesse alle imposte di trasferimento
Caro Alessio, sono l’autore del quesito molto banale.
Tieni presenti due cose:
1) la banalità dei quesiti è inversamente proporzionale all’esperienza acquisita su quel determinato argomento;
2) la banalità è un’opinione e quindi è molto soggettiva.
Ad esempio, il mio quesito a te risulta banale e a me no.
Il tuo quesito invece a me risulta banale.
🙂
Col senno di poi è facile rispondere Sig. Piero,
ringrazio per la risposta,
un cordiale saluto.
Alessio
Buongiorno, sono vs cliente con vari software e partecipo assiduamente ai vs corsi, volevo sopporre alla vs attenzione un caso di un mio cliente:
Madre, decuius, lascia al figlio, unico erede due immobili situati dello stesso comune:
1) 50% dell’abitazione principale del figlio in cui luiè già comproprietario dell’altra metà;
2) 100% di un altro immobile abitativo situato nello stesso comune della prima casa.
Il figlio, aveva già beneficiato, dell’agevolazione prima casa su una casa acquistata in altro comune che però ha venduto alcuni anni fà.
Il figlio può usufruire dell’agevolazione prima casa sulla denuncia di successione?
I miei dubbi riguardo:
1) il fatto che l’agenzia entrate afferma che occorre non essere titolari di altro immobile nello stesso comune. Lui però prima dell’apertura della successione è titolare solo del 50% della prima casa.
2) il fatto che abbia già beneficiato dell’agevolazione anche se l’immobile con la quale ne ha beneficiato è stato venduto.
Vi chiedo, per favore, di rispondermi e di circostanziarmi le vs risposte.
Ringraziando anticipatamente saluto cordialmente
Piero
Buongiorno, sono vs cliente con vari software e partecipo assiduamente ai vs corsi, volevo sopporre alla vs attenzione un caso di un mio cliente:
Madre, decuius, lascia al figlio, unico erede due immobili situati dello stesso comune:
1) 50% dell’abitazione principale del figlio in cui luiè già comproprietario dell’altra metà;
2) 100% di un altro immobile abitativo situato nello stesso comune della prima casa.
Il figlio, aveva già beneficiato, dell’agevolazione prima casa su una casa acquistata in altro comune che però ha venduto alcuni anni fà.
Il figlio può usufruire dell’agevolazione prima casa sulla denuncia di successione?
I miei dubbi riguardo:
1) il fatto che l’agenzia entrate afferma che occorre non essere titolari di altro immobile nello stesso comune. Lui però prima dell’apertura della successione è titolare solo del 50% della prima casa.
2) il fatto che abbia già beneficiato dell’agevolazione anche se l’immobile con la quale ne ha beneficiato è stato venduto.
Vi chiedo, per favore, di rispondermi e di circostanziarmi le vs risposte.
Ringraziando anticipatamente saluto cordialmente
Piero
Ritengo possa chiedere la agevolazione sull’immobile abitazione principale, ciò in quanto al momento dell’apertura della successione comunque non era titolare di altro immobile nel comune e non è più proprietario dell’immobile che ha a suo tempo acquisito con l’agevolazione.
Ok, quindi si considera il momento di apertura della successione?
si, è corretto
Grazie tante
Buongiorno, volevo chiedere un vostro parere: de cuius separato e divorziato, si risposa in Francia dove acquista una abitazione con la nuova moglie, alla sua morte lascia beni (successione legittima) in Francia e in Italia, dove vivono i figli nati dal primo matrimonio.- I figli chiedono i benefici prima casa per l’immobile sito in Italia, la moglie (francese) può chiedere i benefici prima casa per l’immobile sito in Francia?
Successione con un solo erede.
Asse ereditario composto da un immobile in comune di Milano.
Il de cuius ha anche l’usufrutto su un altro immobile in comune di Milano (immobile di cui l’erede è nudo proprietario).
Stante la presente situazione l’erede può chiedere l’agevolazione prima casa per l’immobile che cade in successione?
Da notare che al momento della morte egli è già diventato pieno proprietario dell’altro immobile di cui prima era solo nudo proprietario.
Grazie. Paolo.
Ho dei forti dubbi andando ad acquisire, con la morte del de cuius, la piena proprietà su altro immobile del comune.
Le consiglio di chiedere comunque alla Agenzia delle Entrate per sicurezza
Grazie per la risposta. Ho provato a chiedere alla impiegata della mia agenzia e anche secondo lei non è possibile richiedere le agevolazioni in questo caso.