Con risposta ad interpello n.42 del 2019 l’Agenzia delle Entrate interviene sulla questione delle categorie di successibili, facendo in particolare riferimento alla normativa sulla rappresentazione testamentaria.
La questione prende le mosse dall’analisi di un testamento con cui il de cuius indicava tra i suoi eredi tutti i propri zii materni, ancorchè defunti.
La domanda posta alla agenzia era di questo tenore: al posto degli zii premorti del de cuius, ereditano i loro discendenti o, semplicemente, essendo essi premorti, la loro quota si dividerà tra gli altri chiamati superstiti?
L’Agenzia, uscendo dall’ambito prettamente fiscale, ha colto l’occasione per chiarire che la rappresentazione opera anche per testamento ma solo nella linea retta o in linea collaterale per la discendenza dei fratelli premorti. Non opera, al contrario, in tutte le altre linee ereditarie.
Ne consegue che, al posto degli zii premorti, non possono essere chiamati i loro discendenti e quindi dette quote saranno ripartite tra i soli zii superstiti.
Questo il link all’Interpello 42 2019